Loppeglia

La frazione di Loppeglia, già ricordata in un antico documento dell’anno 755, si trova al centro di varie località che ha assorbito con gli anni: Batoni, Franello, Scilivano, Lucente, Vetrianello e Fobbia.

Batoni, situata a Sud-Ovest di Loppeglia, è stata anche Comune con propri Statuti; vi si trovano un oratorio pubblico, dedicato alla SS. Trinità, appartenente ai Mansi, uno privato costruito da Vincenzo Serantoni presso il suo palazzo intorno al 1680 e alcune palazzine (Malpigli e Introini).

Scilivano si trova, invece, a Sud con la sua chiesa di S. Donato, vicino alla quale sorse il palazzo Mansi, minuziosamente descritto nell’estimo del 1548. A Scilivano furono realizzate anche altre ville fra cui una cinquecentesca, sempre dei Mansi, ma chiamata anche Malpigli o meglio Orsetti-Mansi.

A Nord-Est si trova Vetrianello, ricordato in una carta del 989 e Fobbia. Loppeglia, situata in prossimità di Fiano, è ricordata in una antica carta, quando già vi esisteva aria chiesetta. Nel XIV secolo vi fu realizzata una chiesa romanica, di cui rimangono evidenti tracce in quella attuale del 1823, ad una navata. Sappiamo che la chiesa di S. Maria in Loppeglia già dal 1413 possedeva molti terreni sia in paese che nelle località circostanti, ma è nel 1680, in occasione della accurata visita del Cardinale Spinola, che i suoi possedimenti furono elencati e descritti minuziosamente.

Nella chiesa l’altare maggiore, inserito nel muro era ornato e sormontato da una tela raffigurante la Vergine con alcuni Santi. Sulla destra era l’altare barocco della Beata Vergine del Rosario e a sinistra quello dello Spirito Santo con il quadro che riproduceva la Vergine con gli Apostoli. Vi era anche un fonte battesimale marmoreo.

In occasione della visita pastorale del 1771 fu registrata la presenza di un oratorio vicino alla chiesa ed in quella successiva del 1886 si ricordano, in particolare, i lavori di restauro della chiesa realizzati nel 1724 e la presenza di un nuovo cimitero ancora in fase di realizzazione.

Anche Loppeglia, fino al XIX secolo è stato Comune Rurale con propri territori e propri Statuti.

Antica iscrizione posta sulla facciata della chiesa recante la data:
A D  MCCCX

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Ultima modifica il Lunedì, 18 Maggio 2020 17:22

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