Torcigliano di Monsagrati



La frazione di Torcigliano (da non confondere con l’omonimo paese di Camaiore) è quella più a Nord-Est della Vaffreddana e comprende anche il piccolo oratorio di S. Graziano, poco più in alto. Nell’anno 768 Torcigliano è ricordato come dipendente dal piviere di Monsagrati; dal XVI secolo divenne parrocchia autonoma.

L’antica chiesa romanica, risalente al XIII secolo, fu ampliata nel XVIII, lasciando tuttavia intatta l’abside originaria.

Secondo una tradizione popolare, ripresa dal Lugnani la chiesa di S. Bartolomeo di Torcigliano sarebbe stata edificata con pietre provenienti da Fondagno.

Durante la visita pastorale del 1771 si presentava con tre altari: il maggiore dedicato al Santo Patrono e sormontato da un quadro con la Vergine, il Bambino ed altri Santi e due laterali dedicati l’uno all’Immacolata Concezione e l’altro alla Madonna del Rosario. Oltre ad una antica croce, nella chiesa è davvero pregevole una edicola per gli olii sacri di finissima esecuzione, unica, come sostiene Francesco M. Pellegrini, nei Comuni di Pescaglia e Borgo a Mozzano, a presentare nel frontone una conchiglia nella sua forma naturale e completa, per tale ragione preferibile a quella che si trova nella pieve di Diecimo.

Poco più in alto dell’abitato di Torcigliano si trova l’oratorio di S. Graziano: le incerte notizie relative alla sua fondazione (avvenuta, probabilmente, non più tardi del 1230) non ci aiutano a capire se sia stato edificato prima l’oratorio o l’annesso ospedale. Si ipotizza che l’intero edificio sia stato eretto da un certo Graziano (santificato dal popolo fin dal XIII secolo), fratello della madre di S. Zita.

La chiesa, prima dell’ampliamento, era costruita, nelle sue belle forme, in mezzo a castagni secolari, con pietre trovate sul posto e squadrate in bozze sovrapposte. È una costruzione a capanna arricchita da due monofore. Il soffitto inizialmente a cavallotti è oggi a botte. La chiesa venne ampliata dalla parte di levante, lasciando intatta la facciata. Nell’interno, oltre al maggiore, vi è un altare a sinistra che, secondo la tradizione, poserebbe sulla tomba di S. Graziano.

Nell’oratorio viene venerata la Madonna delle Nevi, della quale esiste una piccola statua in marmo bianco: la solenne festività si celebra, ogni anno, il 5 di agosto.

Online dal 15 febbraio 2010

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